Sono di ritorno da una 11 ore non stop + mattinata del giorno successivo ad
Akihabara…molti dei lettori di questo post la conoscono, o addirittura ci sono già stati.
E’ La mecca del nerd/otaku/geek.
Puoi trovare dal pezzo mancante del pcengine che ti serviva per far funzionare nuovamente la macchina, al giocattolo di carletto principe dei mostri di secoli fa.
Ma è anche un campo dove viene messa alla prova la resistenza dell’appassionato.
E per resistenza si intende quella fisica…
Akihabara ha il potere di ammaliarti e di sfiancarti allo stesso tempo.
Tutto quello che fino a quel momento potevi trovare solo su web, in un attimo è li, al suo prezzo originale…meno, se trovi offerte o usati.
Ma contemporaneamente ti disorienta…così tante cose da comprare, da collezionare, da regalare…tanto che a volte ci si perde e ci si blocca nell’acquisto.
Non fai in tempo a vedere un oggetto del desiderio, che subito alle tue spalle se ne annida uno migliore, più sfavillante e a miglior prezzo.
Ci vuole un po’ per ripigliarsi…la botta iniziale di Akiba è sempre forte.
L’impressione generale, causata anche dalla struttura fortemente dungeonesca del quartiere, è spesso quella di essersi persi qualcosa, di aver lasciato indietro il negozio, il pertugio con l’occasione imperdibile (e spesso non è un impressione…Akiba è ZEPPA di micronegozi con l’offerta speciale, col gadget che cercavi, con l’ultimo pezzo rimasto di qualcosa)
A fine giornata, si è proprio sazi. La mattina dopo, si ha il desiderio di fiondarsi nuovamente li.
…Ad ogni modo, è un esperienza incredibile, notevole, probabilmente unica al mondo nel suo genere, anche se non si è appassionati, a mio parere.